Campioni del mondo

Ho dovuto scriverlo Campioni del Mondo. Infatti, la sera dei festeggiamenti ero talmente preso dall’euforia che andavo a dicendo a tutti: campioni d’Italia! Ma si può essere così coglioni! Probabilmente si, visto che io ci riesco così bene. Comunque errori neurologici a parte è stata una bella serata. Personalmente era la prima volta che assistevo a uno spettacolo del genere. Nel ’82 ero troppo piccolo per potere uscire e fare casino come si deve. Inoltre, capivo che avevamo vinto, ma non ne comprendevo le implicazioni. L’altra sera è stato tutto molto più reale e più bello. In una parola più vivo. Si respirava un clima rilassato, ma euforico. Momenti di pura felicità, i caroselli con le auto, le bombe carta lanciate in mezzo alla gente, i cassonetti dati alle fiamme. Gente che non vedevo da anni, saltarmi al collo e festeggiare. E poi birra e vino. Il caos sul caos. In culo alla morale e alle leggi dell’evoluzione. Il gran pregio che ha il calcio è che riesce a tagliare trasversalmente tutte le classi sociali. O almeno è quello che succede nei normali campionati nazionali. Ma un mondiale ha il potere di unire tutti sotto la stessa bandiera. Anche per una sola sera. E’ stato tutto molto bello. Unico neo di tutta questa serata è stata l’impossibilità di potere dimostrare apprezzamento alla nazionale, dicendo due sole parole, che purtroppo richiamano alla mente un partito politico piuttosto sgradevole. Mi auguro che per gli europei tra due anni , ne sia già avvenuta la morte politica. Così da poter essere liberi di esultare a modo. Piccola nota per gli appassionati di calcio. Lo specifico perché solo loro possono capire. Svelato finalmente cosa ha detto Materazzi a Zidane per provocargli quella reazione. Gli ha chiesto, se l’anno prossimo, andava a giocare all’Inter. Per concludere, una piccola poesia che mi è arrivata via mail, da dedicare hai nostri cugini d’oltralpe:
"Vaffanculo a Napoleone, a Robespierre, alla bastiglia, alla Torre Eiffel, al Moulin Rouge, a Platini, agli Champs Elysèes, a Manet, a Monet, a quel frocio di Rimbaud, a Baudelaire e Mallarmè, al Notre Dame, al Louvre, alla nouvelle cousine, alla belle epoque, allo champagne, a Alain Delon, a Saint Tropez, a Cannes e alla Cote d'azur, al rien ne va plus, alle jeux sont faits, al Roland Garros, al Tour de France, ai Casinò, alla Peugeot, alla Citroen, alla Renault, al patè, all'eau de toilette, alla toilette, alla baguette, alla roulette, alla roulotte, alla coulotte, a Paris, a Remì, a je suis, alla vie, al savoir faire.. alla trance e al "mal de pans" che è venùt a tout.. la Fraaaaance!!! "
Adesso ho finito: VIVA L’ITALIA!