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mercoledì, gennaio 31, 2007

Settantadue minuti di niente

Fin da piccolo ho sempre avuto buona memoria. Mi ricordavo praticamente di tutto. Alle elementari, e successivamente alle medie, non sono mai andato male a scuola. In storia, geografia ed altre cazzate simili non avevo rivali. Mi bastava leggere una pagina qualsiasi e mi rimaneva subito in mente. Poi alle superiori la musica è cambiata, Concentrami era più difficile. Farsi le canne non aiuta da questo punto di vista. Diciamo che dai quindici anni in poi la perdita di memoria è stata graduale. Fino ad arrivare ad oggi, che non mi ricordo mai un cazzo e la memoria a breve termine è andata a farsi fottere da un pezzo. Inizialmente dimenticavo gli oggetti nei posti più strani. Poi inizi a dimenticare quelli più compromettenti, sotto gli occhi di tutti. In talune occasioni diventa difficile giustificarsi. Ancora più difficile da ricordare è poi, la giustificazione che ho usato, se mi viene richiesta in un secondo tempo. Non parliamo poi dei nomi delle persone. Me li faccio dire tre volte per scordali comunque. Le figure di merda che ho fatto con diverse ragazze e con diversi clienti non si contano più. Ultimamente mi dimentico anche passare gli ordini dei clienti. Considerando che sono la parte fondamentale del mio lavoro, quest'ultimo fatto ha più o meno la valenza di un autista che si dimentica come si fa a guidare. Diciamo non c'è male come cervello che va gioiosamente a puttane. Quando mi sono veramente spaventato è stato nella notte tra venerdì e sabato. Premetto che ero in uno stato alcolico decisamente festoso ma non troppo, avevo bevuto tre Cuba libre. In un bicchiere da birra, è vero, ma erano comunque tre Cuba. Chi mi conosce sa che ho fatto di peggio. Comunque vengo via da Firenze per andare verso Prato. Nonostante ci sia una nebbia piuttosto fitta , decido di non fare l'autostrada, ma strada normale passando per via Pistoiese, San Donnino, Campi, ecc. Quando mi trovo, circa a San Donnino, la mia vescica chiede vendetta e mi fermo per pisciare. Risalgo in macchina e guardo l'orologio prima di partire. Sono le 04:57. Riparto... e poi il buio. Il ricordo successivo è alle 06:19 sono a poche centinaia di metri da casa mia. Non so cosa ho fatto in quei settantadue minuti. Non ricordo quale strada ho fatto. Non so spiegarmi come mai ci abbia messo tutto quel tempo a percorre un tragitto che richiede trenta minuti andando piano (molto piano). Non ricordo di essermi fermato a dormire né mi ricordo di essere ripartito. Il giorno dopo, sono sceso timoroso a guardare la mia auto. Avevo paura di trovarla picchiata in qualche modo, o con magari il cadavere di uno sconosciuto attaccato ad una ruota, per fortuna niente. Non c'erano né graffi né ammaccature, la benzina consumata era pochissima e avevo fatto un po' più chilometri del solito, ma niente di più. Ho rifatto lo stesso percorso tre volte ma non ho notato niente di strano. Adesso se si escludono ipotesi fantascientifiche come essere rapiti dagli alieni o essere , tramite la nebbia, finiti in un altra dimensione, resta una sola domanda. Che cosa ho fatto in quei settantadue minuti? E perchè questo senso di colpa?

10 Comments:

  • At 01 febbraio, 2007 01:30, Blogger MamaMagò said…

    Tu non hai fatto niente:è il tempo che ha deciso per un pò di girare in maniera differente..

     
  • At 01 febbraio, 2007 09:48, Blogger Elisa said…

    i casi sono..2, no di più:
    1-guardato l'orologio delle 4.57 sei ripartiro ed essendo in fase quasi rem, con occhi aperti, spero, sei arrivato a casa e lì, in macchina, ti sei addormentato; risvegliandoti alle 6.19.
    2-sei ripartito alle 4.57, hai fatto strage di pedoni e tornato a casa, esausto, ti sei addormentato in macchina e al risveglio dallo shock hai dimenticato tutto, ma si spiegherebbe il senso di colpa.
    3-Un alieno ha voluto farti un fantastico scherzo! E adesso sarai invitato a partecipare alla trasmissione scherzi a marte!
    4-Oppure alle 4.57 ti sei addormentato, una meretrice che lavorava lì ti ha riportato a casa, ricevendo da te indicazioni molto confusionarie, e qui si spiega il tempo trascorso per arrivare, poi lei ti ha fatto un blowjob e tu non l'hai pagata, lei se n'è andata un pò sconsolata, ma con la consapevolezza che in quel momento non eri in grado di fare niente.Tu ti sei svegliato, essendo stato tutto il tempo assonnato, il tuo inconscio lo ha ritenuto un sogno e lo ha messo nel dimenticatoio, ma con il senso di colpa, perchè in fondo il blow job era stato ottimo e tu non l'hai neanche ripagata.

     
  • At 01 febbraio, 2007 11:26, Anonymous Anonimo said…

    Cazzo, non mi ricordo più che commento volevo scrivere.....

     
  • At 01 febbraio, 2007 11:32, Anonymous Anonimo said…

    °__° ti sarai addormentato prima di ripartire...ti ricordi come mi chiamo?? ;)

     
  • At 01 febbraio, 2007 12:01, Blogger il cugino..... said…

    forse hai rapito degli alieni per scaldarli tipo fumo e fumarteli?

     
  • At 01 febbraio, 2007 14:30, Blogger Pao said…

    Io sono tuo padre!

     
  • At 01 febbraio, 2007 14:52, Anonymous Anonimo said…

    hai sbagliato a leggere l'orologio la prima volta. erano le 5:47.

     
  • At 03 febbraio, 2007 14:07, Anonymous Anonimo said…

    Sei stato violentato in una dimensione parallela da 7 sorelle gnocchissime che hanno abusato del tuo corpo fino allo sfinimento. Tu ti ricordi solo lo sfinimento. Son soddisfazioni, no? :)

     
  • At 12 febbraio, 2007 16:27, Anonymous Anonimo said…

    O Brogiooooooo di la verità che ttu eri difori come un terrazzo e ti sei appioppato a dormire a qualche semaforo!!!

     
  • At 15 febbraio, 2007 15:49, Anonymous Anonimo said…

    sei uscito da un percorso temporale su struttura di nastro di Möbius. se t concentri un attimo t ricorderai d essere andato a suonare un citofono dicendo: "Dick Laurent è morto"

     

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