Balanite
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martedì, dicembre 19, 2006

Trentuno


Buongiorno, qui è il tuo cervello che ti parla. Si dovresti conoscermi, quella massa gelatinosa che da qualche giorno a questa parte galleggia nel Cuba Libre dentro la tua testa. Cuba libre che ormai è diventato liquido amniotico per me. Stavo dicendo, non cercare di muoverti troppo velocemente, potrebbe risultarti fatale.


Mi giro nel dormiveglia ed una fitta di dolore mi attraversa la schiena.


Appunto, muoviti piano. Il livido che hai nella schiena te lo sei fatto sabato sera contro la S di Siddharta. Come ti stai chiedendo? Ci sei semplicemente finito contro. Del resto alle quattro del mattino il tuo equilibrio era già andato a farsi benedire da un pezzo. Lo so cosa stai per dire, che era solo la seconda bevuta che facevi lì.


Cerco di aprire gli occhi ma sono impastati e continuò a vedere nero.


Non preoccuparti, non sei diventato cieco. Quando eri completamente sbronzo hai chiesto alla Fabiana di truccarti e lei che era più ubriaca di te ha accettato. Ovviamente quando sei tornato a casa non ti sei struccato perchè non eri in grado. Ed hai ancora le lenti addosso. Per questo non riesci a vedere niente, persone hanno perso la vista così.


Sospiro ma tutto quello che mi esce è un rutto che sa di tabacco, rhum e idromele.


Bello schifo, nevvero. Ho lavorato tutta la notte per farti smaltire i postumi di questa sbronza . Perchè ormai ti eri già dimenticato che hai cercato di berti una intera bottiglia di idromele da solo. Buono, vero! Quello fatto in casa è il migliore. Tuo cugino è un vero artista in questo genere di cose. L'idea di fare tutti quegli shottini è stata sua. Grandioso! Certo, l'idromale è traditore, scende in gola dolce dolce ma lascia andare una botta da cinquanta gradi. Saresti stato in grado di reggerli, se tu non avessi pasteggiato tutta la sera a Cuba Libre rinforzato. Ok, lo ammetto quella è stata un' idea mia, ma che vuoi farci se il gin lemon ti mette acidità di stomaco.


Sento suonare un campanello in lontananza e cerco di alzarmi.


Hai sentito sono arrivati tutti i tuoi parenti. Ti ricordi perchè sono qui? Vogliono festeggiare il tuo compleanno. Hai appena compiuto trentuno anni.

venerdì, dicembre 01, 2006

Vedi mai una stella cadere


E non ricordi cosa desiderare
Non c'è niente dentro me qui a Varanasi
Perchè dentro ci sei tu, la mia Varanasi Baby
Sai che io non penso più a nessuno
Sai che io non voglio più nessuno
Non ho niente dentro finchè dentro tu ci sei
Anche se non ricordo più il sapore che hai Varanasi Baby
Ora so che ogni uomo trova la sua dannazione
Un rettile può cambiar pelle ma non cambia il cuore
Ma soffri solo un pò per poi non soffrire più
Non ho niente dentro, perchè dentro ci sei tu Varanasi Baby


Stasera ho visto la prima stella cadente delle mia vita. Ero sul terrazzo di casa mia a fumare. Ero lì, e facevo un bilancio mentale delle settimana. Nel mentre guardavo verso il cielo A un certo punto ho visto qualcosa, come un pezzo di stella che si staccasse da un altra e schizzasse via in un altra direzione. So che nella realtà degli spazi siderali non è successo proprio questo, ma lasciamo perdere. Ho istintivamente espresso un desiderio. Poi, immediatamente dopo, ho pensato, ma come cazzo è che ho visto la prima a trent'anni?

Balanite