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mercoledì, marzo 14, 2007

Clientela Selezionata


Tutte le persone che conosco, sanno, più o meno, che lavoro faccio. Sono ormai diversi anni che mi sono avviato sulla strada della vendita. Oggi, lavoro come rappresentante per un ingrosso di materiale elettrico. Per i più ottusi, vendo ciò che fa luce. Lavoro un po' contraddittorio per la mia indole gothic, ma pazienza! Se vendevo bare, ad esempio, non avrei mai avuto cali di lavoro. Ma sai che palle a sopportare tutti quei piagnistei? Comunque, ho scelto questo lavoro perché mi piace, ringrazio Iddio e l'Elettrica(Andrea, sei sempre il mio Fuhrer) perché, tutto sommato sono stato fortunato. Faccio il lavoro che mi piace e con i tempi che corrono, non è affatto poco. Tra i tanti aspetti della mia professione, il rapporto umano, è quello che mi ha sempre più interessato. Lo stare a contatto con la gente, confrontarsi ogni giorno con persone diverse dal mio standard abituale mi ha sempre affascinato. Quasi come una droga. Mi piace rapportarmi con il mio prossimo, poi tanto è più diverso da me, meglio è. Mi rendo conto che non è una cosa semplice da spiegare, tantomeno da capire. Specialmente per i vostri cervelli così rudimentali. Ma lasciamo perdere, non voglio impegnarvi troppo. Tornando a noi, come avrete capito, ho a che fare con un vasto panorama umano, quotidianamente. In questo Maelstrom di persone, tutto sommato normali, ci sono alcuni che sono al limite. Per la precisione, hanno ogni tanto atteggiamenti, che possono instillare, nel giovane rappresentante medio, dei seri dubbi. Faccio una piccola premessa, non si giudicano le persone dai nomi, ma vi posso assicurare che io sono tra quelli che ha clienti con i nomi più strani mai passati dall' anagrafe italiana. Per amore di privacy, ma soprattutto perché ci devo lavorare, non vi rivelerò i questi nomi. Posso però raccontarvi alcuni aneddoti per aiutarvi a giudicare. Un mio cliente porta sul petto una serie di croci. Un giorno, gli chiedo il perché di tutta quella ferraglia, mi sento rispondere che lui è un cavaliere. Si, avete letto bene. Adesso la persona in questione, oltre ad avere quasi settantenni, è alta un metro e cinquanta, vagamente obesa, senza i denti e zoppicante. Diciamo che la mia idea di cavaliere è un po' diversa. Indagando un po' sulla cosa, viene fuori che é: In primis, Cavaliere Dell'Ordine di San Gualtiero Da Lodi, poi, Cavaliere della Croce Di Malta. Uno dei titoli più alti tra gli ordini cavallereschi, a sua detta. Alla mia domanda, stupida ma efficace, perché? Mi viene risposto per servire ed onorare sempre Dio. A quel punto mi chiede se quell'anno avevo avuto delle buone ragioni per non andare alla messa! Così, di punto in bianco. Con la mia calma flemmatica, per niente turbato, rispondo mentendo. Naturale che ho sempre onorato le funzioni. Mi guarda compiaciuto e mi passa l'ordine del materiale. Alle volte basta così poco per fargli felici. Per inciso, io impiccherei il Papa e brucerei la chiese. Ma queste sono opinioni. Come le posizioni politiche, che in alcuni casi sono divertenti. Ho un cliente che tiene il busto di Berlusconi sorridente in ufficio. Ogni tanto mi fa, con fare nostalgico e gli occhi pieni di sincera commozione: Ma quando tornerà? Non riesco a disprezzarlo come farei con un qualsiasi berlusconiano, perché mi fa pena. Un altro, particolarmente anziano, mi dice sempre: I cinesi ? Tutti in forno con il gas! Ce l'ho fatta con i tedeschi e ci riuscirò anche con loro! Quando chiedo spiegazioni si limita a bofonchiare un: “voi giovani, puah!” Ovviamente essendo una ferramenta, tratta un po' di tutto. Dal materiale elettrico alla vernici fino agli oggetti casalinghi. Gli articoli che vende di più sono bombole di gas e cucine a gas! Casualità? Veniamo adesso alla spiegazione della foto che sta in cima a questo post. Foto scattata di nascosto ed in fretta. Ma le persone devono essere documentate. Sono circa sei mesi che vado dal solito cliente, compra con regolarità saltuaria, ma compra. Ad ogni nostro incontro ci sediamo alla sua scrivania per discutere. Tra i vari oggetti che ci tiene c'è anche un cazzo di pietra. Per la precisione, sembra fatto in cemento, ma soprattutto è fatto artigianalmente. Tutte le volte io guardo il cazzo, poi guardo lui, interrogativamente, sperando che mi spieghi la presenza di quell'oggetto. Lui, si limita a sorridere e parla d'altro. Sono sei mesi che si va avanti così, ho timore a chiederlo apertamente per paura della risposta. Non credo che voglia abusare di me, altrimenti l'avrebbe già fatto. Però, Boh? Insomma è anche bello grosso. Questi sono alcuni dei casi limite che mi capitano lavorando con gli elettricisti. Che tutto sommato sono strani ma simpatici. C'è sarebbero molti altri, ma così rischio di diventare enciclopedico e magari anche noioso. Vi lascio un ultimo aneddoto, di quando ero proprio alle prime armi e vendevo contratti telefonici. All'epoca, lavoravo per Albacom. Fissò un appuntamento in questa azienda che si occupa di import-export di indumenti usati. Vengo ricevuto da una signora molto affabile, che si interessa subito alla mia proposta. Iniziamo a chiacchierare tranquillamente del più e del meno. Nel frattempo un cucciolo di Terranova mi girava intorno annusandomi. Mi fermo e accarezzo il cane complimentandomi della bella bestia. Il dialogo che poi si è svolto è andato più o meno così:


Io: Effettivamente è proprio un bel cane.

Signora: Sa, è ancora un cucciolo, l'ho preso da poco.

Io: E' il primo cane che prende?

Signora: No, Ne avevo un altro ma è morto di recente.

Io(contrito): Dispiace, alle volte ci si affeziona quasi come alle persone.

Signora: Ha proprio ragione, Lei! Quando è morto ho pianto tanto.

Io: Capisco.

Signora: Nemmeno quando è morto mio figlio ho pianto così.

Io:.....


Ricordo che dopo quell'affermazione mi congedai abbastanza velocemente e me andai. Il cane mi segui, fin sulla porta, scodinzolando.....

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